Stamane, gli uomini del Commissariato di Piazza Armerina – diretti dal Commissario Capo Gabriele Presti a seguito di complesse indagini durate più di due anni – in esecuzione dellordinanza di applicazione della misura cautelare degli arresti domiciliari, emessa dal G.I.P. c/o il Tribunale di Enna, dott.ssa Mazza, su proposta del Sostituto Procuratore, Dott. Francesco Rio – stanno eseguendo larresto di quattro soggetti, fra cui, una donna poiché gravemente indiziati dei reati previsti dagli artt. 61, n. 7, 81 cpv, 643 c.p. – ovvero – circonvenzione di persone incapaci continuato, poiché, abusando della deficienza fisica della vittima, si sono fatti consegnare denaro, ovvero assegni, tratti da conti corrente a lui intestati, per trarne ingiusti vantaggi economici, provocando alla vittima un rilevante danno patrimoniale. Reati commessi in pregiudizio di un anziano signore, persona particolarmente sola, affetta da disturbi di salute psichica, ospite di una comunità di accoglienza per anziani del centro armerino.
La complessa attività investigativa, protrattasi nellarco di due anni, ha dipanato una sconcertante vicenda che ha visto un povero anziano, vittima di un consistente danno economico, quantificabile in diverse decine di migliaia di Euro, ad opera dei quattro indagati, che non hanno avuto scrupolo di abusare dei bisogni, della solitudine e dello stato di deficienza psichica della citata parte offesa, per lucrare notevoli somme.
La vittima, infatti, presentava una scarsa autonomia gestionale quotidiana, debolezza che, captata da tutti gli indagati, è stata utilizzata per acquisire lingiusto vantaggio economico, che ha portato nellarco temporale di circa 2 anni, tra il 2007 ed il 2008, a fargli dilapidare un consistente patrimonio economico, bene mobile che la vittima aveva accumulato nel corso della propria vita, somma quantificabile in circa Euro 200.000,00.
Larticolata attività investigativa, caratterizzata dalle molteplici attività, tra cui lacquisizione di documentazione bancaria riferibile alla vittima, ed agli esporsi, ha evidenziato numerosi elementi indiziari a carico dei soggetti.
Le positive risultanze acquisite dai poliziotti armerini, venivano rassegnate alla Procura presso il Tribunale di Enna, che, valutata la fondatezza de fatti, proponeva i quattro soggetti per la misura cautelare.
Misura accolta dal G.I.P., ed oggi in corso di esecuzione da parte degli agenti armerini che, operando sin dalle prime luci dellalba, stanno effettuando nel contempo numerose perquisizioni domiciliari.