LIstituto industriale di Piazza Armerina non è crollato, ne ha mai corso questo rischio. Sebbene la struttura abbia mostrato alcuni segni di cedimento , con il senno di poi, pare evidente come sia stata forse eccessiva e affrettata la decisione presa tre anni fa , di chiudere gran parte dellistituto e costringere gli studenti e insegnanti a lezioni in aule inadeguate e alla mancanza di utilizzo di gran parte dei laboratori.
Qualche giorno fa il responsabile dellufficio tecnico commerciale, Antonio Cascio, ha informato la preside dellIstituto, Lucia Giunta che non occorrerà abbattere il secondo piano dellistituto ma si procederà con un lavoro di consolidamento , per il quale esiste un impegno finanziario, di 1 milione e 7000 mila euro, per rimettere in sicurezza lintero istituto.
Se lItis ha subito un danno d immagine limitato lo si deve esclusivamente allopera della preside e di tutto il personale che in questi tre anni hanno comunque mantenuto alto il nome della scuola con una serie di iniziative e progetti che hanno garantito visibilità e produttività.
LEttore Majorana rimane una delle scuole meglio attrezzate della provincia, con laboratori e progetti che consentono ai ragazzi di svolgere attività di notevole importanza sotto il profilo dellapprendimento e dellesperienza lavorativa.