Una cena rigorosamente servita in penombra allinterno del suggestivo attico prospiciente il Duomo, ove lartista non vedente Felice Tagliaferri realizzerà una scultura descrivendone lesecuzione e mostrandola al termine della serata.
La proposta di realizzare delle cene al buio nasce dal desiderio di vivere unesperienza percettiva diversa.
Vivere un momento quotidiano come quello del pasto,attingendo agli organi percettivi generalmente assopiti dal ruolo centrale attribuito alla vista, potrà contribuire ad un risveglio dei sensi, ed inoltre data la forzata non
vista, si creerà una concreta convivialità e collaborazione su livelli di comunicazione che solitamente non vengono percorsi.
Luso della voce, i suoi toni, il suo volume, ludito, lolfatto e chiaramente il tatto, entreranno in gioco assumendo un ruolo fondamentale nella percezione della realtà circostante, nella scelta del cibo, nel sentire gli oggetti ecc
Inoltre cenare al buio,
insieme, potrà essere un modo concreto di sfatare molte angoscie e paure (paura del buio, uomo nero) che a volte emergono inaspettate nella nostra vita, si potrà verificare la mobilità e labilità del nostro corpo in una codizione di non luce, imparando lentamente ad affidarsi alle risorse percettive disponibili.
Lesperienza delle cene al buio, sarà condotta da chi la non vista la vive
come condizione abituale; non si tratta di mettersi nei panni dei non vedenti per capirne le difficoltà, lintento piuttosto è di lasciarsi condurre dai non
vedenti per vivere un esperienza sensoriale diversa, per scoprire nuove possibilità percettive.e cogliere quel valore, quel di piu, che gli è proprio.
Durante le cene al buio, la (Piazza Duomo), sarà invece illuminata da proiezioni delle più note opere dellartista Beppe Madaudo, una personale darte sulla facciata del Palazzo Trigona.
Liniziativa è realizzata daLlHotel galleria Suite Dautore grazie al contributoeconomico e logistico dellIstituto Tecnico Industriale e turistico E.Majorana di Piazza Armerina