Il Consiglio dei ministri ha dato il via libera alla legge di stabilità 2016, che tecnicamente si chiama Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato. Fino a qualche anno fa il mondo tirava, lItalia arrancava. Ora lItalia si è ripresa e il mondo non sta benissimo. Siamo tornati alla crescita in virtù delle riforme che abbiamo fatto. Questa non è legge di stabilità, ma legge di fiducia: con queste parole il Presidente del Consiglio ha introdotto il lavoro portato a termine dall’esecutivo. Poi è passato ad elencare le riforme fatte, aggiungendo: “Per la prima volta nella recente vicenda repubblicana le tasse vanno giù, in modo costante e sorprendente”.
Sparisce la tassa sulla prima casa, con leliminazione dellImu e della Tasi anche per le abitazioni di lusso. Via anche lImu sui terreni agricoli e sugli imbullonati, ovvero quei macchinari ancorati al terreno. Un intervento che vale circa 4,3 miliardi di euro (sul punto Renzi ha replicato piccato a qualche obiezione sul parere della Commissione Europea). Confermato il dimezzamento della decontribuzione sulle assunzioni, con il tetto massimo che scenderà a circa 3mila e 500 euro, anche se la cifra di 8mila euro resta intatta (fino al 2018) per chi assume entro il 2015.
Tra le altre misure, Renzi ha annunciato il taglio dell’Ires al 24 dal 2017, la semplificazione burocratica per le partite Iva e l’aumento del limite dell’utilizzo del contante fino a 3mila euro.