Si è tenuta domenica la presentazione del Libro bianco pubblicato dallItalia dei Valori sulla sanità Ennese. Alla conferenza stampa di presentazione hanno partecipato, oltre al responsabile provinciale dellIDV, Aldo Murella, il dott. Naro, ex direttore generale dellAUSL e la dottoressa Tania Bafumo che hanno illustrato i temi trattati dal libro. Il quadro generale fatto dallIDV non è certo rassicurante per le sorti dellospedale che, a causa del ridimensionamento voluto dalla regione Sicilia, rischia di scomparire come presidio ospedaliero. LIDV non usa mezzi termini: vi sono in gioco interessi politici e il fatto che Piazza Armerina non abbia rappresentanti nelle sedi che contano lascia indifesa la nostra città più che altre. Laltro aspetto sottolineato dallItalia dei Valori è stato quello degli sprechi che costano allazienda sanitaria milioni di euro. Ad esempio, ha sostenuto il dott. Naro, per lacquisto di alcuni prodotti lazienda non utilizza il sistema delle gare, ma procede agli acquisti pagando così i fornitori a prezzo pieno. Inoltre vengono pagati circa 2 milioni ai medici per le assistenze domiciliari che tutti sappiamo non essere così frequenti.Attraverso un corretta di rimodulazione potrebbero essere individuati numerosi rivoli nei quali si perdono milioni di euro e che potrebbero consentire di mantenere in vita lospedale di Piazza Armerina senza pesare sulle casse della regione.
Dai discorsi dellIDV trapela una certa preoccupazione per la percezione di un disegno politico che potrebbe favorire la sanità privata a scapito di quella pubblica. Non si comprende – ha affermato il dott. Naro – come nel conteggio complessivo dei posti letto sia stata presa in considerazione lOasi di Troina che non ha una struttura in grado di soddisfare le esigenze della provincia in quanto altamente specialistica. Il ridimensionamento o la chiusura dellospedale di Piazza Armerina secondo lIDV potrebbe aprire le porte alla necessità di far gestire a privati, come lOasi di Troina di padre Ferlauto, la sanità nella parte meridionale della provincia. Allincontro è intervenuto anche lassessore alla santità Di Carlo che ha messo in luce la necessità di passare, se le altre iniziative a favore del Chiello dovessero fallire, a forme di lotta più incisive e che possano coinvolgere i cittadini.
Nella foto il coordinatore provinciale dell’IDV Aldo Murella