Consiglio comunale monotematico ed aperto quello convocato dal presidente Ezio De Rose nei giorni scorsi. Oggetto dellassise il grave stato di trascuratezza, dellOspedale Umberto I, in cui le Amministrazioni che nel corso degli anni si sono succedute, complici i governi regionali, prima di Centrodestra e adesso di Centrosinistra lo hanno ridotto.
Personale insufficiente, sale operatorie congestionate con chirurghi che sono costretti a farsi letteralmente a pezzi per far fronte agli innumerevoli interventi giornalieri nei confronti di pazienti provenienti dai nosocomi di Piazza Armerina e Leonforte le cui chirurgie, non si capisce il perché, in attesa dellentrata in vigore del decreto Balduzzi continuano ad essere aperte dirottando la maggior parte dei pazienti verso Enna, in quanto privi di anestesisti e di attrezzature.
Indignata la consigliera Emilia Lo Giudice (medico rianimatore allUmberto I) che ha denunziato quanto anzidetto aggiungendo che operare nei presidi di Piazza Armerina e Leonforte è pericoloso per i pazienti. Ma la consigliera si è anche rammaricata delliniziale assenza della dirigenza Asp, ufficialmente invitata al Consiglio. Sono giunti, dopo il suo intervento e quello del consigliere Dante Ferrari che si è rammaricato della loro assenza con parole forti, il direttore sanitario Emanuele Cassarà è quello amministrativo Maurizio Lanza. Presenti invece il parlamentare regionale Mario Alloro, componente della Commissione sanità allArs e il sindaco di Leonforte Francesco Sinatra.
Ma la Lo Giudice ha anche denunciato le carenze del Pronto soccorso che dovrebbe costituire il biglietto da visita dellospedale nonché il fatto che il nosocomio ennese è, di fatto, ospedale capofila ma come tale non è riconosciuto. Ed ancora, la carenza di posti letto in branche specialistiche ed infine il pericolo che lospedale possa perdere un unitá operativa deccellenza qual è Ginecologia ed ostetricia con una media di 1200 parti lanno( ad esso afferiscono puerpere anche da Caltanissetta) se non viene presto integrata nelle attrezzature, nel personale e non viene subito attivata una sala operatoria dedicata alla stessa. Ferrari ha invece denunciato, numeri alla mano, la sproporzione degli infermieri e ausiliari fra le chirurgie di Enna e Leonforte, a beneficio di questultima e molti altri problemi .
E sono tantissimi i problemi ai quali la Direzione aziendale sembra non possa o non voglia mettere mano. Intanto anche le organizzazioni sindacali( presenti al Consiglio) dei medici ( Aaroi, Anaao, Cgil medici, Cisl medici, Uil dirigenza) sono in fermento. La Lo Giudice ha concluso il suo intervento chiedendo al Management Asp di intervenire per mitigare questa situazione. Mario Alloro esponente Pd), ha dovuto fare una difesa dufficio nei confronti del Governo regionale giustificando i tagli che sono stati effettuati nei confronti della Sanità ma contemporaneamente ha garantito che si impegnerà nella difesa dellOspedale di Enna. Emanuele Cassarà ha cercato di tranquillizzare luditorio, comunicando le novità della missione palermitana in cui insieme al direttore generale Giovanna Fidelio hanno depositato lAtto aziendale ridimensionato come richiesto dallassessorato, riuscendo ad ottenere in più lunità operativa semplice di Emodinamica e riconfermando Geriatria e Dermatologia che erano state soppresse.
Permangono le quattro chirurgie nella logica degli ospedali riuniti. Ferrari ha replicato che nelle more dellattuazione della Balduzzi, nel 2017, si potrebbe fare di più, poiché, sostanzialmente le carenze rimangono. Il Consiglio ha poi dato mandato al sindaco Maurizio Dipietro, attraverso un documento redatto dalla Capigruppo, di portare le istanze discusse in seno alla Conferenza dei Sindaci, dalla quale il primo cittadino ennese non ha portato buone notizie, riscontrando lassenza della maggior parte dei colleghi ed un voto a favore del potenziamento degli ospedali di Enna e Nicosia soltanto da parte dei rispettivi sindaci.
Mario Antonio Pagaria